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INVERNO AL MUSEO IN FAMIGLIA - 
Treviso
             
'INVERNO AL MUSEO IN FAMIGLIA' 2010-2011:
             
DAl patrimonio storico-artistico ALL'OGGI... AL FUTURO CON 
RESPONSABILITA'
  
Al Museo di Santa Caterina 
di Treviso prende il via l'ottava edizione dell'iniziativa rivolta ad adulti e 
ragazzi, incentrata quest'anno sul tema “Ri – vedo, ri – letto, ri – utilizzo”. 
5 domeniche, da novembre a 
marzo, per imparare dal passato e poter così guardare coscienziosamente al 
futuro. 
  
Un'alternativa giocosa e istruttiva per le uggiose giornate 
invernali rivolta a tutta la famiglia: è l'ottava edizione di “Inverno al 
museo in famiglia”, rassegna che, promossa dalla Città di Treviso e 
dall'Associazione Culturale Vivarte*, contempla una ricca proposta 
didattica e culturale per avvicinare adulti e ragazzi al vasto e prezioso 
patrimonio di reperti ed opere custodito nel Museo di Santa Caterina di 
Treviso**.   
L'iniziativa, realizzata con la collaborazione di Regione del 
Veneto, Fondazione Veneto Banca, Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di 
Treviso e Fucina Ervas, patrocinata dalla Sovrientendenza Beni Artistici e 
Storici D.E.A. e dall'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto – Direzione 
Generale, si articola in 5 domeniche (è iniziata il 7 novembre, gli 
appuntamenti successivi saranno il 5 dicembre 2010 e il 23 gennaio, 20 febbraio 
e 20 marzo 2010), durante le quali le attività, diversificate a 
seconda dell'età dei visitatori, inizieranno alle 10 e alle 15.   
Al museo, dunque, a Treviso si 
va tutti insieme 
perchè ognuno può trovare un percorso adatto alla sua età, ai suoi interessi, 
alle sue cpacità di apprendimento. Così, mentre gli adulti potranno 
seguire percorsi culturali tematici all'interno del museo, che 
spazieranno dai reperti preistorici all'arte contemporanea, ragazzi e bambini 
sono invece invitati a partecipare a percorsi didattici e laboratori 
(gratuiti). E, per concludere, ogni domenica riunione di tutti, 
alle 17, per un concerto a cura dell'Ensemble dell'Istituto 
Musicale “Maurice Ravel”,  giovane orchestra trevigiana formata da 20 
strumentisti di età compresa tra i 10 e i 20 anni.   
Per i ragazzi, 
nello specifico, quest'anno è previsto il laboratorio “Superfici e materia”, 
che sarà ispirato al tema scelto quest'anno, “Ri – vedo, ri – fletto, ri – 
utilizzo”: ai più giovani verrà proposto di muoversi tra le cose per 
osservarle, toccarle, usarle per creare opere che tendano a valorizzare reliquie 
esistenti, frammenti di quotidiano che si cercherà di portare in un nuovo 
contesto, per valorizzarne le qualità estetiche. Manipolare e lavorare 
materiali di riciclo servirà anche a sottolineare le difficoltà del nostro mondo 
di smaltire i rifiuti, ma anche a riflettere su come poterne limitare la 
produzione. Pertanto, si guideranno gli “artisti in erba” a produrre 
elaborati che non ricercano la perfezione, quanto piuttosto che esaltano il 
disarmonico per interpretare le difficoltà dell'oggi. Il percorso prevede di 
partire dall'osservazione delle superfici, per poi iniziare a colorare, 
tagliare, incollare e assemblare  creando strutture bidimensionali o 
tridimensionali (le proposte saranno diversificate secondo una graduatoria di 
difficoltà concettuali e manuali). 
Accanto ai laboratori, inoltre, per i ragazzi sono in programma
visite guidate che verteranno sul tema dei materiali e si 
concretizzeranno con l'osservazione dei tesori del Museo di Santa Caterina, tra 
dipinti e sculture dei più noti artisti locali. 
Le visite, così come i laboratori, saranno condotte da 120 
studenti dell'Istituto Alberghiero “Alberini” di Treviso e del Liceo Ginnasio 
Statale cittadino “Antonio Canova”, debitamente formati dagli esperti di 
Vivarte attraverso pomeridiani che li hanno impegnati da settembre a ottobre.
   
Il percorso “Inverno al museo in famiglia” si concluderà 
sabato 7 maggio alle 16,30 con l'inaugurazione della mostra “Segni e 
materia da un incontro con gli artisti”, che vedrà esposti i lavori 
realizzati nell'ambito dei laboratori domenicali e con le scuole (ingresso 
libero e gratuito). In questa occasione verrà anche presentato il quaderno 
didattico “La famiglia: dai veneti antichi alla Repubblica di Venezia”, 
realizzato da Sara Paris, Maddalena Calandri e Morena Abiti.   
  
Affiancano infine “Inverno al museo in famiglia” le numerose 
proposte per promuovere la conoscenza del patrimonio del Museo di Santa Caterina 
e del territorio trevigiano riassunte nel “Progetto scuola” di Vivarte: 
dai percorsi tematici per le classi, agli approfondimenti dedicati alla 
“Famiglia veneta”, alla “Famiglia romana”, alla “Famiglia medioevale” e alla 
“Famiglia rinascimentale”, ai “Laboratori del fare” per le classi e a quelli per 
gli insegnanti, e, per concludere, ai percorsi offerti durante la “Settimana 
dedicata ai beni culturali” e alla proposta “Didatticamente... museo!”, 
esperienza di approccio al museo rivolta a utenti diversamente abili. 
  
Le attività domenicali sono gratuite e aperte a 
tutti. 
Per gli adulti, l'ingresso al museo è di € 3,00. 
  
  
Per informazioni:
 
Associazione Culturale Vivarte - tel. 329 3270597, 340 3436215, 
email 
info@associazionevivarte.org,
www.associazionevivarte.org 
  
          
 
          
 
Ufficio stampa Associazione culturale Vivarte 
Koiné Comunicazionetel. 0422 460836; cell. 348 8243386
 koine@koinecomunicazione.it
 
  
  
  
*Vivarte è un'associazione culturale da anni attiva 
nel panorama didattico e culturale della Città di Treviso, con presenze e 
proposte operative rivolte alle testimonianze storico - artistico del territorio 
e in occasione di manifestazioni culturali. 
  **I 
lavori di costruzione della Chiesa e del Convento di Santa 
Caterina, oggi sede principale dei Musei Civici di Treviso, ebbero 
inizio nel 1346 nell’area della città che era stata adibita a "piazza della 
legna" e che un tempo ospitava il Palazzo dei Da Camino, abbattuto dalla furia 
del popolo nel 1318. 
La costruzione della Chiesa, iniziata durante la Pretura di 
Andrea Cornaro, fu ultimata solo alla fine del 1300 a causa di numerose 
sospensioni. Al complesso di Santa Caterina fu aggiunta anche la Cappella dei 
Innocenti (così chiamata in ricordo degli innocenti sacrificati da Erode), che 
si suppone essere stata parte della costruzione del preesistente palazzo. 
Da allora la sua destinazione d’uso, nell’arco della storia, 
cambiò numerose volte passando da Chiesa del Convento dei Servi di Maria, 
dedicata a Santa Caterina, a sede di altri ordini religiosi.     | 
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