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		A Sassoferrato nasce il MAM’S  Le opere 
		esposte provengono dal fondo del "Premio G.B.Salvi"  Sassoferrato (Ancona), Palazzo 
		degli Scalzi, Piazza Gramsci 1  Domenica 6 Aprile 2014, alle 
		ore 17, verrà inaugurato a Sassoferrato (Ancona), nel prestigioso 
		Palazzo degli Scalzi il MAM’S (Mondo Arte Marche Salvi).  Il MAM’S è una Galleria Civica 
		d’Arte Contemporanea che nasce grazie a una collezione di circa 
		quattromila opere che il Comune di Sassoferrato ha ricevuto dal 1996 in 
		gestione dal fondo del Premio G.B. Salvi la cui prima edizione si svolse 
		nel 1951 ed è quindi fra i più antichi premi istituiti in Italia nel 
		secondo dopoguerra e il più antico delle Marche.  Premio intitolato a Gian 
		Battista Salvi, detto "Il Sassoferrato", uno fra i più grandi e famosi 
		pittori italiani del Seicento.  Grazie a questo Premio (che 
		oltre a quello di Salvi prendeva anche il nome di "Piccola Europa" in 
		quanto era aperto non solo alla realtà locale ma a quella 
		internazionale) centinaia di artisti e critici hanno attraversato 
		Sassoferrato: da Sante Monachesi a Orfeo Tamburi, Pericle Fazzini e 
		Walter Valentini, Giuseppe Uncini, Umberto Peschi, Loreno Sguanci, 
		Arnaldo Pomodoro, unitamente alle realtà culturali più significative 
		delle Marche: il secondo Futurismo da Macerata con e la Scuola degli 
		Incisori da Urbino.  |  
						
						
						
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						 | A livello internazionale si 
		ricordano i seguenti artisti, invitati nelle varie edizioni, tra gli 
		altri: Remo Brindisi, Hans Bellmer, Vasco Bendini, Agostino Bonalumi, 
		Enrico Baj, Miquel Barcelò, Renzo Biasion, Robert Chapman, Sandro Chia, 
		Bruno Cassinari, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Enrico Castellani, 
		Ettore Colla, Pietro Consagra, Antonio Corpora, Mario ceroli, Carmelo 
		Cappello, Lin Delija, Gino de Dominicis, Lucio del Pezzo, Luciano De 
		Vita, Albert Diato, Piero Dorazio, Gianni Dova, José Luis Delgado, Pablo 
		Echaurren, Tano festa, Giosetta Fioroni, Giannetto Fieschi, Mario 
		Giacomelli, Jean Fautrier, Horacio Garcia Rossi, Renato Guttuso, 
		Virgilio Guidi, Omar Galliani, Quinto Ghermandi, Zhang Guang, Giuseppe 
		Guerreschi, Gruppo Uno, Emilio Isgrò, Jiri Kolar, Antonio Ligabue, Julio 
		Le Parc, Wilfred Lam, Bice Lazzari, Osvaldo Licini, Gino Marotta, 
		Eugenio Miccini, Giuseppe Migneco, Mino Maccari, Bruno Munari, Mario 
		Merz, Anton Zoran Music, Edgardo Mannucci, Ugo Nespolo, Gastone Novelli, 
		Mimmo Paladino, Lamberto Pignotti, Cocetto Pozzati, Achille Perilli, Ivo 
		Pannaggi, Fabrizio Plessi, Fausto Pirandello, Mimmo Rotella, Mario 
		Radice, Mario Schifano, Mario Sasso, Albergo Susi, Toti Scialoia, Graham 
		Sutherland, Giulio Turcato, Ernesto Treccani, Leonardo Sinisgalli, 
		Wladimiro Tulli, Emilio Tadini, Tancredi, Renzo Vespignani, Sergio 
		Vacchi, Emilio Vedova, Luigi Veronesi.  L’acronimo "MAM’S" (Mondo Arte 
		Marche Salvi) allude al fatto che la nuova Galleria d’Arte, allestita 
		nel Palazzo degli Scalzi, raccoglie il più consistente nucleo  delle Marche di opere di 
		artisti da tutto il mondo, datate nella seconda metà del Novecento.
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		| Vittorio Merolli medico 
		privato del papa Paolo V e illuminato mecenate, all’inizio del Seicento 
		costruì questo Palazzo che in seguito donò all’ordine religioso dei 
		Carmelitani.  Il Museo, fortemente voluto 
		dal Comune di Sassoferrato, nasce per rispondere all’esigenza della 
		conservazione delle opere e della loro esposizione al pubblico seguendo 
		una scansione "tematica": ogni parete è costruita come una ipotetica 
		mostra a tema, con la possibilità di variare nel tempo utilizzando anche 
		le nuove acquisizioni, per le quali è stata riservata una sala. Alcune 
		delle pareti espositive sono ante apribili che espongono parte delle 
		opere a deposito organizzate in modo cronologico ponendole così a 
		disposizione degli studiosi e del pubblico; le restanti opere non 
		esposte sono conservate nel deposito del piano superiore, mentre ogni 
		sala è utilizzabile come laboratorio. L’idea dell’allestimento, curato 
		da Roberto Bua e dallo studio MJRAS, è quella di restituire con 
		un’immagine centripeta il potere di attrazione che il Premio ha 
		esercitato su tanti artisti del Novecento, e con un’immagine centrifuga 
		la diffusione delle opere autentiche o in copia del Sassoferrato nei 
		maggiori musei di tutto il mondo, a testimoniare la grande fortuna 
		esercitata dai suoi modelli.  |  
						
						
						
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		| La documentazione storica sarà poi 
facilmente consultabile attraverso la restituzione informatica di quasi tutti i 
cataloghi che hanno accompagnato le varie edizioni del premio. Una sala è 
riservata all’esposizione degli artisti che si sono distinti nel territorio. 
Accanto alle sale espositive ci sono spazi attrezzati per l’accoglienza del 
pubblico, per conferenze e incontri e per la gestione del Museo. Le didascalie 
di ogni parete sono "opera" di un artista del Novecento, che assicura la sua 
presenza nel Museo con i suoi aforismi e le sue parole. Nel progetto il MAM’S è 
stato inoltre pensato come punto centrale dell’intero territorio; a tale scopo 
sotto le volte dell’ingresso si accendono insegne luminose a neon come prima 
segnalazione al pubblico delle emergenze culturali dei paesi circostanti, neon 
che vanno ancor più a sottolineare la contemporaneità dell’intervento.  La rassegna del Premio Salvi avrà poi 
luogo in settembre (date da definire) e, quest’anno, si articolerà in tre 
sezioni: "Abito su misura", "Shorts", e una mostra monografica. Nella prima 
verrà richiesto agli artisti che parteciperanno al Premio di ispirarsi ai temi 
delle sale della collezione MAM’S; nella seconda verranno esposti i vincitori di 
premi e rassegne d’arte e fotografia nella regione Marche; nella terza, in 
relazione quest’anno all’apertura del museo, la monografica svilupperà il senso 
di una collezione, dalla collezione privata alla collezione pubblica, dalla 
collezione d’impresa a quella della fondazione.  MJRAS è un gruppo di lavoro composto 
da Roberto Bua (architetto), Silvia Cuppini (storico dell’arte), Joan Martos 
(grafico). La regia di ogni progetto per mostre e musei vede unite le diverse 
professionalità al fine di comporre una delle molteplici storie da offrire al 
visitatore. In questo anno ha curato per il Chiostro del Bramante il progetto di 
allestimento per la mostra Alma Tadema e i pittori inglesi dell’800 e nel 
passato, per lo stesso spazio Boldini e gli Italiani a Parigi, mostre che 
hanno riscosso un  grande successo. Negli ultimi anni la 
collaborazione con Studio Azzurro a Milano ha visto impegnato il gruppo per la 
realizzazione della mostra alla Rotonda della Besana su Fabrizio De Andrè. Ha 
curato l’intero progetto del Museo della Città di Urbino e mostre alla Mole 
Vanvitelliana come Allo specchio con la collezione della Cariverona e 
È una notte stellata. Ecco il progetto, monografica di Walter Valentini le
Guardare con Tatto al Museo Omero.  Informazioni:  Palazzo degli Scalzi, Piazza Gramsci 1 
- 60041 Sassoferrato (AN)  Comune di Sassoferrato | 
Ufficio Cultura, tel. 0732.956218 – 0732.956205  Mjras Snc, tel 0722.322348 -
info@mjras.it     |  |