L’evento prende in considerazione uno dei momenti cruciali
dell’attività dell’artista, in cui l’interesse per lo ‘spazio’ -
ispirato da Fontana e dal suo “Movimento Spaziale” a cui
l’artista aveva aderito nel 1952 – si affianca al profondo
interesse per la natura che Tancredi affronta avvalendosi di un
linguaggio artistico completamente astratto e sperimentale.
Nel gruppo delle opere esposte spiccano 4 inediti
visibili in Italia per la prima volta, oltre a 3 opere
che sono state presentate in anteprima a Feltre; si tratta di un
nucleo di ben 7 capolavori tra i protagonisti dell’importante
esposizione presentata alla Saidenberg Gallery di New York nel
marzo 1958: la prima ed unica mostra realizzata da Tancredi
negli Stati Uniti, grazie al fondamentale sostegno di Peggy
Guggenheim da lui conosciuta agli inizi degli anni Cinquanta a
Venezia.
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Poche sono le informazioni relative alla
mostra di New York – cui seguì la personale alla Hanover
Gallery di Londra nell’aprile dello stesso anno - ma
molto si è potuto comprendere al ritrovamento di questo
nucleo che non è stato menzionato neppure nel catalogo
generale dell’artista edito nel 1997 da Dalai Emiliani.
I sette dipinti della personale
del 1958 di New York ora esposti alla galleria
Lampertico sono quindi presentati per la prima volta al
pubblico in una galleria privata italiana.
Di questo nucleo ricordiamo gli inediti
in esposizione: un olio del 1956 (Senza Titolo,
cm 120x140) ed un olio del 1957 (cm 100x140) a
cui si affiancano due pastelli e tempera su carta, di
simili dimensioni (ca. cm 73x104 cad.) entrambi del
1955. Fra le opere già esposte a Feltre spiccano
Giardini a Venezia, un grande olio su tela di quasi
due metri realizzato nel 1957, che nell’antologica
appena terminata era collocato accanto al dipinto di
analoghe dimensioni di proprietà del Brooklyn Museum, ed
altre due tele : Senza Titolo del 1955 (olio su
tela, cm 120x120) ed Senza titolo (olio su tela,
cm 130x160), privo di data ma riconducibile allo stesso
periodo.
Accanto a questo nucleo straordinario, si
raccolgono in mostra altre opere di altrettanta forza e
qualità espressiva che, nello spirito di un continuo
bisogno di sperimentazione e cambiamento, lo
accompagnano alla svolta verso l’Informale del 1958. |
L’ammirazione della Guggenheim per l’artista lo introdusse nei
più importanti ambienti artistici e collezionistici americani ed
europei, contribuendo in modo significativo alla diffusione
dell’opera e dello stile di Tancredi al di fuori dei confini
italiani. Fondamentali furono anche le numerose e mirate
donazioni di opere a musei internazionali fatte direttamente
dalla collezionista americana.
Il confronto - reso possibile da Peggy Guggenheim - con i
maestri a lui contemporanei delle avanguardie e
dell’espressionismo astratto americano facilita la creazione di
una lunga e fortunata serie di opere. “Tancredi, con la sua
pittura – commenta l’americana in un testo critico per una
mostra dell’artista a Venezia nel 1953 –
crea una nuova filosofia poetica per coloro che
non posseggono né telescopi né razzi: quanto fortunati noi che
abbiamo tali cristallizzazioni da trasportarci […] verso altri
mondi.”
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana
Editoriale con testo critico in italiano e inglese di Francesco
Tedeschi.
Coordinate mostra
Titolo Tancredi: natura e
spazio. Opere dal 1955 al 1957
A cura di Francesco Tedeschi
Sede
Matteo Lampertico - Arte Antica e
Moderna
Via Montebello 30, 20121 Milano
Date
28 ottobre – 23 dicembre
2011
Orari
da martedì a sabato, ore 10.30/13.30 e 15/19.
Chiuso
domenica. Ingresso libero.
Catalogo
edito da Silvana Editoriale con testo di Francesco Tedeschi
Info e contatti al pubblico
Matteo Lampertico - Arte Antica e Moderna
Via Montebello 30, 20121 Milano
tel. +39 02 36 58 65 47 fax +39 02 36 58 65 48
info@matteolampertico.it
www.matteolampertico.it
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